Categorie: Cucina & Salute

Stevia, la polvere bianca che non fa male

Il suo cuore però è decisamente dolce. Si tratta della Stevia (Stevia rebaudiana Bertoni, della famiglia delle Asteraceae), della quale troviamo testimonianza già  presso le popolazioni indigene dei Guaranì in Sud America, i quali usavano questa pianta -da loro chiamata erba dolce- per dolcificare un intenso infuso dal potere ‘eccitante’ chiamato Mate. Inizialmente osteggiata dalle grandi aziende produttrici di zucchero ed edulcoranti, la stevia oggi è considerata l’alternativa naturale allo zucchero, non lavorata chimicamente  e quindi assolutamente priva di aspartame -l’additivo alimentare presente nella quasi totalità dei dolcificanti- sul cui uso si è discusso e si discute molto tutt’ora. Approvato per l’utilizzo alimentare nel 1981 dalla FDA (Food and Drug Administration – Amministrazione degli Alimenti e dei Medicinali), pare che l’aspartame abbia provocato, sulle cavie da laboratorio, convulsioni e tumori al cervello. Tuttavia nel 2007 una review medica sull’argomento concluse che le prove scientifiche mostrano che l’assunzione di aspartame come dolcificante è priva di pericoli ai livelli attuali di consumo.

Dal potere dolcificante che oscilla tra le 150 alle 250 volte rispetto al comune zucchero, per non parlare poi dell’apporto zero di calorie, oggi la Stevia nel comparto alimentare è considerata vero e proprio oro. Contrariamente allo zucchero, i principi attivi non hanno alcun potere nutrizionale (zero calorie appunto), e sono relativamente stabili nel tempo ed alle alte temperature, per cui conservano perfettamente le loro caratteristiche anche in prodotti da forno o in bevande calde, diversamente da altri dolcificanti di sintesi che subiscono degradazione.

Tirata per la giacchetta dalle grandi Multinazionali -la CocaCola ha lanciato a Buenos Aires la sua versione life in lattina verde (come se bastasse il colore della lattina o l’utilizzo della stevia a fare della bevanda dalla ricetta non svelata in toto un prodotto green) mentre in Giappone è usata come dolcificante della Coca Cola Light (Diet Coke)- adesso è arrivata fin sugli scaffali dei supermercati. 

La Svezia ha promosso un progetto di ricerca per fare di questa pianta perenne il sostituto ufficiale su larga scala dei dolcificanti artificiali, considerati gli effetti benefici sulla salute dei cittadini nonché un ottimo deterrente all’obesità e al diabete.

Non solo salute ma anche gusto. LA RICETTA

Torta di mele (per 4 persone)

Gli ingredienti: 300 gr di farina 00; 10 gr di polvere di stevia; 50 ml di olio di semi di girasole; 2 uova; 3 mele gialle; 1 bustina di lievito e cannella in polvere q.b.

Preparazione: Sbattete in una ciotola le uova, la polvere di stevia, il latte e l’olio. Lavorate fino ad ottenere un composto spumoso e incorporate quindi la farina setacciata, il lievito, la cannella e un pizzico di sale. Mescolate per amalgamare gli ingredienti e versate poi il composto in una tortiera già imburrata e infarinata.

Sbucciate e private le mele del torsolo. Tagliatele a spicchi e ricoprite la superficie del composto. Infornate a 180°C per 30 minuti.

 

Redazione Vivaitaliani.it

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