I peperoncini contengono i Capsaicinoidi, un gruppo di sostanze chimiche dove la più rappresentata e presente è la Capsaicina che assieme alla Diidrocapsaicina è la principale responsabile della piccantezza dei peperoncini. La sensazione di sentirsi “la bocca in fiamme” cioè la sensazione di calore che proviamo non è reale, nel senso che non si ha un reale aumento di temperatura nella nostra bocca. La Capsaicina infatti interagisce semplicemente con alcuni termorecettori presenti nella bocca.  Wilbur Scoville ideò nel 1912 una scala chiamata SOT (Scoville Organoleptic Test) che misurava il grado di piccantezza che consisteva nel diluire in acqua e zucchero dell’estratto di peperoncino che veniva poi fatto gustare a 5 assaggiatori. Il grado di diluizione stabiliva il valore di piccantezza di un peperonicino: pari a 0 (valore minimo) per il peperone dolce non piccante e a 16.000.000 (valore massimo) per la capsaicina pura. Questo metodo aveva però un grosso limite: si basava sulla sensibilità individuale delle persone alla piccantezza per cui fu sostituito da altri metodi quali HPLC (High performance liquid chromatography) conosciuto anche come “Metodo Gillette” che misura la quantità di Capsaicinoidi contenuta nell’estratto di peperoncino, anzichè affidarsi alla sensibilità individuale.

Share

Volontari puliscono Trabia e San Nicola l’Arena, prossimo...

Ogni settimana alcuni volontari si riuniscono per fare le “pulizie di casa” nel territorio di...

5 Luglio 2019

Al via in Sicilia TERUAR, la Fiera del...

Teruar la fiera del vino etico a Scicli dal 17 al 20 maggio 2019 nell’ex...

17 Maggio 2019

Dal 26 maggio torna il Val di Noto...

CS: Il 26 maggio torna il Val di Noto Wine tour, ideato da quattro aziende...

11 Maggio 2019

Divenire hospitalero sul Cammino di Santiago

Un’atmosfera speciale quella che si è creata alle pendici dell’Etna, durante il primo week-end di...

10 Maggio 2019