Lorenza Zambon si unisce alla società di produzione e promozione teatrale Casa degli Alfieri (allora ancora Teatro del Magopovero) nel 1981, provenendo da Padova dove si era formata nel Centro Universitario Teatrale, quello “storico” Teatro Popolare di Ricerca diretto da Lorenzo Rizzato, una delle prime formazioni sperimentali venete e punto di riferimento di tante generazioni di attori. Da allora condivide un lungo percorso di ricerca e creazione che ha portato a diversi e importanti realizzazioni teatrali di sperimentazione. Teatrante da sempre nel 2000 Lorenza Zambon ha imboccato una via del tutto originale: incapace di resistere al potente “genio del luogo” che abita la collina della casa degli alfieri, si impegna infatti in esperimenti di “ibridazione” del teatro con la sua passione, maniacale, per le piante, i giardini, i paesaggi. Questo ha portato ad una personalissima linea di ricerca e a una variegata pratica di teatro-fuori-dai-teatri popolata, appunto, da strani ibridi: gli spettacoli, infatti e prima di tutto, sono pensati per essere rappresentati ed agiti in luoghi naturali come parchi, giardini, boschi, campagne oppure per portare frammenti di natura vivente all’interno di spazi non tradizionali.
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