La filosofia come cura di sé, come esercizio per vivere meglio, per trasformare se stessi e i luoghi in cui viviamo, che sono parte di noi: dunque non una filosofia speculativa, astratta e lontana, ma la ricerca di una saggezza e di una felicità immanente. Andrée Bella parla proprio di questo ma non solo: sceglie come teatro esemplare dell’esercizio filosofico la Natura, il luogo in cui le grandi metafore che hanno nutrito la riflessione filosofica – il nascere, il morire, il divenire, il risorgere – sono a disposizione di tutti e ci vengono incontro con la potenza e la semplicità della loro esistenza. Le metafore in natura sono i concetti incarnati nel vivente, miti da narrare per allargare i confini dell’anima. Esercizio filosofico può essere anche passeggiare in un bosco, salire su un monte, annusare una notte di primavera, saper cogliere la bellezza o la crudeltà di quel che esiste. Esperienze capaci di riavvicinare corpo e paesaggio, natura e cultura, vita umana e vita vegetale, nella direzione di una possibile di fioritura congiunta dell’uomo e del suo ambiente.
L’AUTRICE – Andrée Bella, psicologa clinica, da anni si occupa di coniugare filosofia intesa come pratica di trasformazione di sé, psicologia e pedagogia nell’ambito della pratica clinica e delle attività formative che svolge in diversi contesti tramite l’Associazione Eupsichia di cui è fra le socie fondatrici. Collabora con la cattedra di Filosofia morale e Pratiche Filosofiche dell’Università Milano-Bicocca e con quella di Psicologia Dinamica presso l’Università di Bergamo. Uno dei suoi temi di ricerca e sperimentazione è quello del rapporto psiche-universo naturale, che ha approfondito intrecciando la filosofia antica, il mito e la psicoanalisi.
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