Sono circa 100 i titoli dell’edizione 2014, suddivisi tra le tre sezioni competitive nazionali ed internazionali (Concorso Internazionale Documentari, Concorso Documentari Italiani, Concorso Internazionale One Hour), a cui si affiancano gli Eventi Speciali, i film del Premio speciale La Casa di Domani e del Panorama Italia, i numerosi corti del Panorama Cortometraggi e le pellicole di Ecokids dedicate agli spettatori più giovani. Una selezione che ribadisce il carattere di ricerca a cui il festival è da sempre orientato, insieme alla volontà di suscitare riflessioni sulle problematiche ambientali.
Ad inaugurare la 17° edizione di CinemAmbiente sarà Virunga, inserito all’interno del Concorso Internazionale Documentari, il film di Orlando von Einsiedel che ha aperto il Tribeca Film Festival 2014
Un vero e proprio film d’inchiesta sul parco Virunga, nella Repubblica Domicana del Congo, minacciato dalla presenza di petrolio nel sottosuolo, in cui il regista scopre e rivela le pressioni legali e illegali che una compagnia petrolifera inglese mette in atto nei confronti dei volontari che si battono per tutelare il parco. Anche le altre nove pellicole del concorso, tutte in anteprima italiana, testimoniano l’attitudine di CinemAmbiente nel dare risalto a questioni di attualità che diversamente non verrebbero divulgate. Grandi protagonisti di questa selezione sono gli “eco-eroi”, personalità che si contraddistinguono per le loro battaglie a favore dell’ambiente, come Jean Hill protagonista di Divide in concord di Kris Kaczor che porta avanti con successo una battaglia contro l’uso delle bottiglie di plastica, ma anche come Jen e Grant, la coppia che in Just Eat It: A Food Waste Story (dello stesso Grant Baldwin) lotta contro gli sprechi dimostrando come sia possibile vivere nutrendosi solo con cibi in scadenza. Le risorse del territorio sono al centro di due pellicole del Concorso: My name Is Salt di Farida Pacha racconta del Piccolo Rann di Kutch, un deserto salino indiano in cui ogni anno si recano migliaia di famiglie per lavorare all’estrazione del sale, e Serra Pelada – A Lenda da Montanha de Ouro di Victor Lopes sulla più grande corsa all’oro del ventesimo secolo ai danni della Serra Pelada, la montagna nel cuore della foresta amazzonica celebrata anche da Salgado. Due sono le pellicole dedicate al mondo animale: in The Ghosts in Our Machine il regista Liz Marshall segue la fotografa Jo-Anne McArthur e il suo lavoro per denunciare lo sfruttamento degli animali, mentre The Horses of Fukushima di Matsubayashi Yoju riapre il discorso sul disastro radiattivo del 2011. Offrono punti di vista diversi sulla società Population Boom di Werner Boote, un’analisi sull’esplosione demografica e le sue catastrofiche conseguenze, e Vendanges di Paul Lacoste che racconta la storia di una micro-comunità eterogenea che ogni anno prende forma nel sud della Francia per la vendemmia. Chiude il Concorso Internazionale Documentari Song from the Forest di Michael Obert che racconta l’esperienza di Louis Sarno, scrittore e musicologo americano, che torna a New York con il figlio dopo aver vissuto per anni con i pigmei della Repubblica Centrafricana: un racconto epico del passaggio dalla foresta pluviale alla giungla urbana fatta di grattacieli, con la partecipazione speciale di Jim Jarmusch. Il Concorso Documentari Italiani da sempre si focalizza su fatti che riguardano la cronaca del nostro paese, come il caso de La’ – suta. La nostra eredità nucleare in un triangolo d’acqua di Daniele Gaglianone, Cristina Monti, Paolo Rapalino. A Saluggia sono conservate la maggior parte delle scorie radioattive prodotte dalla stagione nucleare italiana, costituendo un rischio per la popolazione poiché il sito è tra due fiumi e pertanto a perenne rischio di allagamento. Riguarda sempre la cronaca nazionale anche Capo e croce – Le ragioni dei pastori di Marco Antonio Pani e Paolo Carboni, che ripercorre le proteste del 2010 dei pastori sardi sulla questione del latte. Altra tematica centrale è quella dell’inquinamento in Buongiorno Taranto di Paolo Pisanelli, sull’inquinamento industriale che da anni avvelena la città, e in Zero Waste di Raffaele Brunetti, un’analisi sulle modalità di gestione e smaltimento dei rifiuti e sulle soluzioni per salvare il futuro del nostro Pianeta. Non possono mancare riflessioni sui cambiamenti climatici con Green Generation di Sergio Malatesta, e sulla salvaguardia del territorio e delle comunità con Cronaca di una vita semplice di Fabio Gianotti e Silvia Bongiovanni, argomenti sempre centrali per l’ambientalismo. Il Concorso Documentari Italiani propone anche film che indagano su fatti d’interesse globale, come nel caso di Çapulcu – Voices from Gezi di Carlo Prevosti, che documenta le vicende del parco di Instanbul diventato noto dopo le proteste dei cittadini che lo hanno difeso dalla costruzione di stabili residenziali, o The Toxic Burden di Patrizia Marani, un’accurata analisi sulle allergie. Ultimi due film italiani in concorso sono The Stone River in cui Giovanni Donfrancesco, l’epopea di una comunità di migranti nel Vermont che lavorano il marmo tra battaglie sociali e morti bianche, e A Burning Dream di Massimiliano Davoli, sullo storico festival del Nevada, Burning Man, che dal 1986 raduna migliaia di persone che vivono nel sogno di una società migliore. Terza sezione competitiva è il Concorso Internazionale One Hour, che raccoglie dieci pellicole della durata di un’ora circa, un formato che sta diventando uno standard nel cinema ambientale. Si parlerà di emergenze ambientali con Amazon Gold di Reuben Aaronson sulla distruzione della foresta pluviale, Footprints of War di Max M. Mönch sull’impatto ambientale generato dalle emissioni inquinanti dei mezzi militari ed Endless Road di Huaqing Jin sui danni ambientali causati da una fabbrica di carta in Cina, ma anche di nuovi modelli abitativi con Ekopolis di Anna-Karin Grönroos che presenta due nuovi modelli metropolitani di eco-città utopiche e con Microtopia di Jasper Wachtmeister che ridisegna il concetto abitativo nell’odierna società sovrappopolata. Affronta un argomento insolito in materia di salute Cherche zone blanche désespérément di Marc Khanne, documentario sull’elettrosensibilità, un’intolleranza ai campi magnetici generati da dispositivi tra cui gli smartphone. Alquanto particolari sono Super Fungi – Will mushrooms help save the world? di Anne Rizzo e Thomas Sipp che indaga gli utilizzi insoliti dei funghi, dotati di proprietà straordinarie in grado di fronteggiare emergenze ambientali, e Urine Superpowers di Thierry Berrod, che ci porta a scoprire gli usi più disparati dell’urina. Chiudono la sezione The Silver Mirror di Ali Habashi sull’invecchiamento della popolazione mondiale e La Selva Tranquila di Christian Chapman, Paul Jason Hoffman e Cody Troyer, un affresco di storie di vita nell’Amazzonia peruviana. Sei film inseriti all’interno delle sezioni competitive del festival ed accomunati dall’intento di tracciare possibili scenari futuri per i destini del nostro pianeta, costituiscono la sezione La Casa di Domani: Divide in Concord, Ekopolis, Microtopia, Population Boom, Project Wild Thing, Green Generation. Poiché il cinema è la forma di linguaggio più immediata per parlare di queste tematiche, Leroy Merlin continua a riconoscere in CinemAmbiente il partner ideale per promuovere il valore della sostenibilità. Il premio «La casa di domani» verrà assegnato al film che, scelto tra sei titoli presentati nelle diverse sezioni del Festival, affronterà al meglio le problematiche della contemporaneità suggerendo in modo costruttivo buone pratiche per la società di domani. Tra le sezioni non competive, anche quest’anno CinemAmbiente presenterà diversi Eventi Speciali tra cui Project Wild Thing di David Bond, che descrive l’impresa di un padre che cerca di ripristinare il contatto tra il proprio figlio e la natura. Da questo film è nato un vero e proprio movimento, orientato a riportare le giovani generazioni a riscoprire la Natura e la vita all’aria aperta, anziché trascorrere il proprio tempo in casa davanti ad un dispositivo elettronico. Gli altri due film-evento saranno Energized di Hubert Canaval che compie un viaggio nel mondo nell’energia per trovare soluzioni alternative al petrolio, e ThuleTuvalu di Matthias von Gunten, film di chiusura del festival. Un racconto esemplificativo dei cambiamenti climatici a partire da due località situate ai margini del pianeta: Thule si trova nell’estremo nord della Groenlandia, Tuvalu è un piccolo Stato insulare nel Oceano Pacifico. Nonostante questa enorme distanza, i due posti sono intimamente legati dal destino. Non mancheranno gli appuntamenti con Ecokids, una selezione di film per gli studenti delle scuole primarie, secondarie di I° e II° grado, adatti a stimolare la sensibilità dei ragazzi verso i temi ambientali e a promuovere comportamenti ecosostenibili. Undici quest’anno i titoli, tra animazione, fiction e documentario, per una sezione che negli anni ha riscontrato un enorme successo. Viene dato ulteriore spazio al cinema ambientale italiano con i film della sezione Panorama Italia, sei pellicole che offrono un excursus sul nostro paese. Si parlerà di cambiamenti del territorio con In viaggio con Cecilia di Mariangela Barbanente e Cecilia Mangini e Ritratti Abusivi di Romano Montesarchio, di agricoltura tradizionale e autostostentamento con Il vortice fuori di Giorgio Affanni e Andrea Grasselli, di nuovi e particolari sistemi economici con L’Oro dei folli di Elena Viglino e d’inquinamento con Nella Terra dei fuochi di Marco La Gala e Nero d’Italia di Valeria Castellano. Chiude la selezione dei film il Panorama Cortometraggi, sezione fuori concorso composta da 38 cortometraggi che affrontano svariate tematiche ambientali. Intorno alle proiezioni si articoleranno anche una serie di incontri e dibattiti: gli Ecotalk, che ospiteranno conversazioni con alcuni dei protagonisti internazionali dell’ambientalismo. Fra i tanti protagonisti degli incontri Syusy Blady (conduttrice e autrice televisiva), Roberto Cavallo (presidente dell’AICA, Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale), Marco Fratoddi (direttore de La Nuova Ecologia), Andrea Segré (saggista e presidente di “Last Minute Market”), Tiziano Fratus (giornalista), Darwin Pastorin (giornalista), Giovanni Tesio (accademico), Luca Mercalli (presidente della “Società Meteorologica Italiana” e conduttore tv).
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