LA ZAGARA, BEI RICORDI Io con mia madre sotto la pioggia mentre torniamo a casa con la carriola piena e il cuore pieno di gioia; io qualche anno fa vestito “sistemato” che parlo con i diversi espositori di vivaitaliani appena nato (in quell’occasione conobbi anche la gentile e preparata Anna Lo Porto e i simpatici titolari di Lilium Aquae) o ancora io con una mia ex che giriamo innamorati tra i viali dell’orto botanico (io più innamorato delle piante a dire il vero). Senza contare che tutte le beniamine verdi che ho acquistato nel corso degli anni, sono ancora vive e vegete.
GIORNALISMO E GIARDINAGGIO Mi sono permesso di arrogarmi una scrittura in prima persona, anche se vietatissima a noi giornalisti: ma io mi sento più giardiniere che giornalista (e poi non sono uno di quelli importanti che stanno sul pezzo, consumano suole di scarpe o fanno i “giornalisti giornalisti”, a me piace scrivere delle cose che amo come Natura e cibo sperando che un giorno, di una prossima vita, potrò campare di questo, ma non inseguo la celebrità o altre boutades reputate importanti dai miei colleghi seri). E poi la verità è che avrei dovuto iniziare ‘sto pezzo rispettando le cinque W (se non sapete cosa siano basta cercarlo su Wikipedia) e scopiazzando il comunicato che da sempre gira in Rete su La Zagara e a cui vengono sostituiti ogni edizione l’anno e il nome di qualche pianta. Per quello scorrete fino alla fine di questo articolo: giuro che lo farò anch’io. Ma qualcosa che è foriera di emozioni non si può raccontare senza metterci passione e così ho preferito andare a braccio, seguendo un filo verde che, nel mio caso, conduce inevitabilmente al cuore agricolo che tengo dentro.
DAL 27 AL 29 MARZO La Zagara è sinonimo di primavera. Anche se -parliamoci chiaro- io mi ricordo che le ultime volte che sono andato, ha sempre piovuto. La decima edizione che celebra l’equinozio si svolgerà dal 27 marzo, venerdì a domenica 29, dalle 9 alle 19. Non utilizzerò l’espressione “nella splendida cornice…”, ma -per i fortunati che non ci sono mai stati e che avranno la gioia di capire per la prima volta di che luogo si tratta- devo ammettere che il posto si presta eccome (con più di dodicimila piante custodite all’interno). L’orto botanico è davvero uno scrigno di meraviglie che raccontano -attraverso la botanica, gli studiosi che lo hanno frequentato e gli splendidi esemplari verdi provenienti da tutto il mondo- la storia della città, della Sicilia e del loro ruolo in Europa a partire dagli ultimi decenni del XVIII secolo.
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FIDATEVI DI FB Adesso per rassicurare i gardenauti che hanno letto (e retto) fino a qui… “copio e incollo” dal sito della manifestazione: “Anche quest’anno, come nelle precedenti edizioni svoltesi dall’ottobre 2010 con doppia cadenza annua, espositori e vivaisti di tutta Italia giungeranno nel capoluogo siciliano, venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 Marzo 2015, con i loro prodotti: oltre alle zagare, simbolo della sicilianità, e le rarissime orchidee dell’equador, vi sorprenderete ad ammirare una delle più importanti e vaste collezioni di piante carnivore”. Devo dirvi che il sito (lo scrissi già l’anno scorso ma poco è cambiato) è confuso e non si capisce molto. Per quanto foto e video siano davvero pregevoli (svelano un po’ l’anima della kermesse verde), per il resto ci si limita ogni anno a cambiar le date e la locandina (che potete scaricare qui). Per saperne di più affidatevi al loro profilo Fb che sembra un po’ più vivo e partecipato. Peccato che un appuntamento così bello per espositori e palermitani, non abbia un alterego altrettanto bello in Rete: lo dico solo perché potrebbe essere punto di incontro di realtà importanti nel mondo del gardening, oltreché il luogo online più adatto per conservare foto, aneddoti legati alle diverse edizioni e anche le diverse specie di piante protagoniste delle diverse edizioni (oltre alla zagara, alle orchidee dell’Equador, alle piante carnivore, etc.. che leggo in pagina da tempo immemore). Vabbè il passaparola e la “sostanza” (la manifestazone è bella e con tanti espositori d’accordo), ma la forma online, ormai, è imprenscindibile.
Sono poche le occasioni di mostre mercato così belle e piene di vivaisti in Sicilia (qualcosa si muoverà a Catania nei mesi di aprile e maggio), quindi non perdete questo appuntamento unico per la primavera palermitana
FATE IL PIENO DI VERDE Quindi amanti del verde e delle piante, in vista del risveglio vostro e dei vostri giardini e balconi, correte a fare man bassa all’orto botanico. Sono poche le occasioni di mostre mercato così belle e piene di vivaisti in Sicilia (qualcosa si muoverà a Catania nei mesi di aprile e maggio), quindi non perdete questo appuntamento unico per la primavera palermitana.
Anche quest’anno l’organizzazione della prestigiosa mostramercato è a cura di Carmelo Sardegna e Francesco Maria Raimondo
Ufficio stampa: Mario Pintagro, Teresa CampagnaSegreteria organizzativa: Carmelo Sardegna, Antonio Coci.
Il biglietto costa tre euro, il ridotto due.
Per chi non lo sapesse dentro è organizzato un buon sistema di trasporto piante con del personale simpatico e disponibile che vi accompagnerà con la carriola (carica dei vostri acquisti) alla vostra auto parcheggiata in via Lincoln.
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