Considerato un enorme museo all’aperto, esso vanta un’attività di oltre duecento anni che ha consentito anche lo studio e la diffusione, in Sicilia, in Europa e in tutto il bacino del Mediterraneo, di innumerevoli specie vegetali, molte originarie delle regioni tropicali e subtropicali. È quindi un’ottima occasione per visitarlo nel caso ci fosse ancora qualcuno colpevole di non conoscerlo.
La Zagara a conti fatti è praticamente l’unica kermesse in grado di saziare gli appetiti di giardinieri provetti e non della parte occidentale dell’Isola (qualcosa si organizza ancora all’ombra del vulcano, ma qui nell’occidente siculo tutto dorme). Sempre bella e interessante indubbiamente ma, negli anni sembra avere perso un po’ di smalto, dando spazio a espositori che, alla fine, propongono al gardenauta piante e prodotti che potrebbero essere reperiti tutto l’anno dal proprio vivaio di fiducia se non, addirittura in un normale rivenditore di piante e articoli da giardino. Non voglio certo sembrare con la puzza sotto il naso, ma ho occhi in grado di stupirsi di fronte al meraviglioso mondo verde e ai suoi protagonisti (mostre, piante, convegni, libri..), ma anche di notare differenze e cambi di dinamiche nelle cose che mi circondano: quindi sempre prosit agli organizzatori, ma il sottotitolo “mostra di piante rare e da collezione” è – a mio modesto parere – sempre meno adatto a tante manifestazioni.
Naturalmente ciò che ho scritto ha le dovute eccezioni: vivaisti come Natale Torre, i vivai Lo Porto, Lilium Acque o gli agrumi di Limara di Francesco Genovese – solo per fare alcuni nomi – rappresentano prestigiosi professionisti presenti quasi sempre alla mostramercato di Palermo. Tutti capisaldi eccezionali e punti di riferimento per cercare e trovare esemplari unici e beniamine verdi poco comuni.
Inutile fare affidamento sul sito dell’evento, dove regna una confusione incontrastata. Meglio tenersi aggiornati sulla pagina Facebook sicuramente meglio gestita. Se siete nei dintorni di Palermo e avete voglia di fare una passeggiata nella storia, allora La Zagara rappresenta un’occasione deliziosa.
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