Innanzitutto preparare le aiuole i solchi per piantare il sedano. Si possono seminare sotto vetro (ma attenti alle alte temperature che si generano nei cassoni chiusi) i fagioli nani, i fagioli rampicanti, i cetrioli, i cavoli cappuccio, le zucchine e il mais. E all’aperto? Recatevi dal vostro vivaio o dal vostro garden center di fiducia e comprate i semi di fave, broccoli, cavolini di Bruxelles, le carote, i cavolfiori, il cavolo riccio, le lattughe, i piselli, le patate, i ravanelli, le bietole a coste, la cicoria e le rape estive. Se vi va, potreste anche comprare delle cipolle rosse e bianche al supermercato, lasciarle nelle loro retine, magari appese al muro. Aspettate che germoglino e poi piantatele. Avrete dopo qualche settimana qualche buon cipollotto per le vostre insalate. A dimora si possono metter anche acetosa, aneto, coriandolo, crescione, cumino e prezzemolo (anche se il giorno piùà indicato è il 4 ottobre, ma vi diremo il perchè più avanti).
MELANZANA FOR PRESIDENT Pezzo forte dell’estate è la melanzana. È da adesso a ametà primavera che si trapianta la melanzana, per raccolti che arrivano all’autunno. Alle classiche varietà con frutti viola scuro, da qualche anno se ne affiancano altre con frutti bianchi, lilla oppure con striature crema, allungati, a uovo, appuntiti, oppure tondi. La semina in pieno campo avviene solo nei climi caldi. Di solito la semina in luogo caldo, avviene da gennaio a marzo, per trapiantare a inizio maggio o (come nel sud dell’Italia) anche prima. Una delle operazioni più importanti, ma non indispensabile è la cimatura. Consiste nell’asportazione della punta dei getti laterali, dopo la produzione dei primi fiori, e dei getti secondari per un maggiore sviluppo dei frutti. La melanzana cresce bene accanto a cavoli, lattughe e spinaci. Originaria dei paesi tropicali la melenzana ha bisogno di un clima temperato caldo (la temperatura ottimale oscilla tra i 22 e i 28 gradi). Ha notevoli esigenze nutritive e richiede un abbondante apporto anticipato di sostanza organica. A partire dalla formazione dei frutti va innaffiata molto. Le cure colturali prevedono il diserbo, la rincalzatura e l’eventuale applicazione di sostegni. Utile anche la pacciamatura che consente di tenere la temperatura del terreno. Tra le cultivar ricordiamo la “Bianca a uovo“, la “Violetta di Firenze” la “Clara“, la “Black Beauty” e la “Slim Jim“.
TEMPO DI MELONI Siamo ancora in tempo per seminare il melone, il vero profumo della bella stagione. A fine mese si potrà mettere anche a dimora, trapiantandolo. Oppure in un garden center comprate le piantine e il gioco è bell’e fatto. Prima di trampiantare le vostre piantine che – vi ricordiamo- richiedono un bel po’ di spazio, ricordatevi di stendere sul terreno un telo pacciamante di tessuto non tessuto. Servirà a tenere lontane le amiche erbacce. Anche questa pianta è originaria dei paesi tropicali, quindi anche lei necessita di un clima temperato caldo. Desidera terreni ben strutturati e fertili e rifugge da quelli argillosi o troppo sciolti. I meloni migliori per precocità e qualità gustative sono i “Cantalupo“, globosi con buccia liscia e segnata da costolature verdognole. Va trattato con lo zolfo per le tante avversità a cui va soggetto. Una buona cultivar è lo “Zuccherino da Ingnoli” (che ha pure pochi semi) e il “Cantalupo di Charentais” dalla polpa molto gustosa.
AFFETTUOSI CON I POMODORI Se a marzo avete piantato i vostri pomodori, ricordatevi di rincalzare le piantine e diserbare attorno. Solo in Sicilia si possono ottenere due raccolti, uno primaverile e uno di fine estate (per quello autunnale ricordatevi che bisogna piantare in semenzaio a luglio oppure acquistarle già pronte per il trapianto ad agosto e settembre). Ai pomodori piace essere accarezzati. Accarezzate le vostre piantine robuste di 15/16 centimetri passando le mani più volte sulla cima dei germogli. Alcune ricerche hanno dimostrato che questo tipo di affettuoso trattamento rinforza il germoglio e lo tiene più basso e tozzo (se non ci credete.. alla fine che vi costa?). Naturalmente fate attenzione ai sostegni (a cui dedicheremo a fine aprile uno speciale). In generale aprile è il mese migliore per effettuare i trapianti, per tutte quelle piante che sono state ottenute in cassoni o in letti caldi. I ritorni di freddo possono esserci come a marzo, più le piante sono in fase vegetativa avanzata più temono i ritorni di gelate. Una nutrizione azotata rende i tessuti delle piante più resistenti al freddo.
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