Secondo gli storici l’origano giunse ai Greci -che credevano fosse stato creato da Afrodite per rendere migliore la vita degli uomini– grazie ad Alessandro Magno, in occasione della conquista della Macedonia. L’origano, re delle erbacee perenni e principe degli aromi nella dieta mediterranea (ma molto utilizzato anche nella cucina messicana e araba), appartiene alla famiglia delle Labiatae e cresce spontaneo nei luoghi soleggiati con clima caldo e asciutto dai 600 fino a circa 1200 metri. NELL’ORTO Per chi volesse coltivarlo, l’origano si propaga per seme; tutte le specie, inoltre, si propagano per divisione di piante, in autunno e all’inizio della stagione primaverile e per talea basale o apicale (ricavate da rami e fusti che non recano fiori), nella tarda primavera e all’inizio dell’Estate. Il terreno deve essere ben drenato, da neutro ad alcalino, povero o leggermente fertile, rigorosamente orientato a pieno sole.
La presenza di un vaso di origano sulla soglia di un’abitazione era il segno che in quella casa abitava una persona con l’interesse verso la ricerca interiore
ANTIOSSIDANTE NELL’ANIMA I principi attivi dell’origano sono i fenoli: uno è il timolo, antisettico, antispasmodico e funghicida, utilizzato contro problemi respiratori e per prevenire il deterioramento dei tessuti; l’altro è il carvacrolo, potente antisettico, protegge contro vari tipi di batteri ed è molto usato anche in profumeria. I polifenoli svolgono un’importante azione antiossidante particolarmente importante per prevenire l’invecchiamento e contrastare l’insorgenza di gravi malattie. In generale questa pianta molto profumata fornisce all’organismo una buona quantità di acidi grassi omega 3 e fibra, che aiutano la secrezione della bile e la prevenzione dei tumori al colon, contrastando l’accumulo di colesterolo nelle arterie.SHIVA E VISNÙ Secondo alcune civiltà l’origano ha un’origine sacra; nell’Estremo Oriente era sacro a Shiva e Visnù e le sue piante caratterizzavano le adiacenze dei grandi templi buddisti. Come pure la presenza di un vaso di origano sulla soglia di un’abitazione era il segno che in quella casa abitava una persona religiosa e con l’interesse verso la ricerca interiore.
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