L’iniziativa rientra in un piano più grande: salvare il polmone verde del mondo, l’Amazzonia. Il progetto, riporta il sito dell’organizzazione, si chiama ‘Triangolo verde’ e punta a ostacolare la minaccia della deforestazione nelle aree ancora intatte. Sono circa un centinaio le Oasi del WWF, per una superficie di circa 35.000 ettari. Un sistema di aree protette complesso e articolato, il primo in Italia gestito da un’associazione privata e tra i primi in Europa. Dall’ecoturismo alle vacanze natura, dalla tutela legale dei parchi ai programmi di educazione, formazione e informazione ambientale: sono i progetti e le attivita’ svolte dall’associazione a livello nazionale e locale per difendere le riserve naturali. Nel loro insieme rappresentano i principali ambienti del Paese e sono luoghi di rifugio per specie animali e vegetali rare o a rischio. Quel giorno le Oasi saranno aperte gratuitamente a tutti e animate da eventi, iniziative, manifestazioni che coinvolgeranno il pubblico, piccolo e grande, urbano o dei centri vicini con visite guidate, giochi didattici, liberazioni di animali curati e pronti a tornare nel loro ambiente, esposizioni di mostre di disegni o fotografiche, momenti culturali, mercatini con prodotti bio, semplici momenti di svago, si svolgeranno durante l’intero arco della domenica. L’evento ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e anche quest’anno ha il sostegno di tanti partner e amici, tra cui Unicredit e Auchan. OBIETTIVO POLMONE VERDE L’obiettivo è creare una vasta zona di tutela e favorire la gestione sostenibile delle attività economiche delle popolazioni che vivono lungo le sponde del fiume Putumayo, tra Ecuador, Colombia e Perù. Una battaglia che riguarda l’intera comunità internazionale. L’Amazzonia, infatti, conta una superfice di 6,7 milioni di Km quadrati di foresta, capaci di raccogliere e immagazzinare una quantità di anidride carbonica volte superiore alle attuali emissioni inquinanti globali. Il 20% di questo sistema naturale è già andato perduto, segnala il Wwf: un milione e 600mila ettari di foresta estirpati all’anno. L’associazione ecologista si è cosi’ mobilitata, avviando una campagna di raccolta fondi e una serie di iniziative di sensibilizzazione. Nel 1967, il WWF Italia era nato da pochi mesi, con una decisione dell’allora Consiglio nazionale si acquisirono i diritti di caccia del Lago di Burano per farne un’Oasi di protezione degli uccelli. Si trattava della prima del WWF. Missione speciale, quindi quest’anno per la Giornata delle Oasi WWF: fino al 18 maggio sarà possibile salvare dalla deforestazione un’area chiamata Triangolo Verde con sms o chiamata da fisso al 45505 a supporto della campagna “Vuoi che l’Amazzonia sparisca? Aiutaci a salvare l’oasi del Mondo”TURISMO ECOLOGICO AL TOP In generale cresce in Italia il turismo ecologico nei parchi, nelle oasi, nelle riserve e nelle aree verdi e raggiunge in Italia il record storico di sempre a 12 miliardi con un progressivo aumento del fatturato ma anche delle presenze negli anni della crisi, in controtendenza rispetto alle vacanze tradizionali. È quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che i week end di primavera confermano le previsioni positive di aumento per il 2014, in occasione della Festa Nazionale delle Riserve Naturali dello Stato promossa dal Corpo Forestale che si è svolta quest’anno l’11 maggio nel corso della giornata del turismo rurale con il “Terranostra day” in Toscana (che è la meta più ricercata dagli amanti della vacanza nel verde). La primavera e – sottolinea la Coldiretti – è la stagione privilegiata per la vacanza ecologica perché consente di assistere allo spettacolo unico del risveglio della natura che riguarda piante, fiori e uccelli migratori. L’Italia può contare su ben 871 i parchi e aree protette presenti che coprono ben il 10 per cento del territorio nazionale. A spingere un numero maggiore di turisti verso la natura secondo Ecotur sono prevalentemente – precisa la Coldiretti – la voglia di fare attività sportive come trekking, mountain bike, birdwatching, sci, equitazione, climbing (47%) e il relax (20%), ma anche l’enogastronomia (15%) e la riscoperta delle tradizioni (10%). La vacanza verde è infatti spesso abbinata all’enogastronomia locale grazie alla presenza in Italia della più grande varietà di percorsi turistici legati all’enogastronomia con oltre a più di ventimila agriturismi, 1200 mercati degli agricoltori di Campagna Amica “aperti al pubblico” per acquistare prodotti enogastronomici. Il Belpaese – secondo la Coldiretti – detiene la leadership europea nella produzione biologica e nell’offerta di prodotti tipici con ben 262 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4698 specialità tradizionali censite dalle regioni. Un patrimonio particolarmente apprezzato dai turisti italiani ma anche stranieri che in misura crescente cominciano a scoprire la vacanza natura in Italia.
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