Già da qualche anno “B&Q”, una delle catene per il bricolage più grandi del Regno Unito ha messo, infatti, in vendita micropale eoliche come fossero un qualsiasi articolo di ferramenta. E anche il prezzo, seppure non alla portata di tutti, non è certo proibitivo. Sborsando poco meno di 1.500 sterline (circa 2.200 euro) è possibile acquistare una piccola turbina in grado -promettono i venditori- di tagliare la bolletta media di una famiglia del 30 per cento. Nel prezzo è inclusa inoltre la consulenza burocratica e tecnica per l’installazione (ovviamente si deve abitare in un posto sufficientemente esposto al vento), il montaggio e anche l’assistenza legale per cercare di ottenere gli incentivi statali previsti per le rinnovabili (circa un 30% della spesa iniziale). Tutto questo in Inghilterra.
Installare un impianto di mini eolico può essere un buon investimento che si ripaga in pochi anni. Gli incentivi per farlo ci sono, durano almeno 20 anni e proprio da quest’anno sono addirittura più convenienti
In generale le nuove tendenze di consumo pubblicate da uno studio pubblicato dalla Global Data, rivelano un boom di preferenze per questo tipo di impianti. Per capire le dimensioni del fenomeno, basta fornire tre dati: nel 2008 il mercato del minieolico è stato di 156 milioni di dollari; nel 2012 il mercato era cresciuto a 609 milioni di dollari; nel 2020 si prevede un mercato da 3 miliardi di dollari. E da noi? Installare un impianto di mini eolico può essere un buon investimento che si ripaga in pochi anni. Gli incentivi per farlo ci sono, durano almeno 20 anni e proprio da quest’anno sono addirittura più convenienti. Non solo, le tariffe incentivanti sono onnicomprensive: in sostanza, si può vendere tutta l’energia che un impianto produce. Eppure questa tecnologia in Italia non riesce a decollare, frenata da una serie di ostacoli che la confinano a un mercato di nicchia.
ANCHE A NOI GIRANO LE PALE In Italia è sempre stato un tipo di impianto spesso snobbato o comunque considerato con minore attenzione rispetto ai più quotati solare termico e fotovoltaico. Ma, se utilizzato nel modo giusto, può risultare anch’esso molto importante dal punto di vista del risparmio energetico. Il 13 Febbraio 2006 è stata pubblicata, da parte dell’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas), la delibera 28 del 2006 che regola le modalità di cessione dell’energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili di potenza non superiore ai 20 kW. La delibera prevede l’estensione a tutte le tipologie di impianto, tra cui in particolare anche gli impianti minieolici, del regime di scambio sul posto (vendita e acquisto di energia), finora limitato ai soli impianti fotovoltaici. È quindi possibile cedere l’energia elettrica prodotta dal vento alla rete e assorbire dalla stessa l’energia necessaria (quando la produzione non risulti sufficiente). A fine anno si potrà calcolare la differenza tra l’energia data e quella ricevuta (regime di scambio sul posto o netmetering) e nel caso di cessioni di energia alla rete superiori ai prelievi, la quota di energia superiore al proprio fabbisogno potrà risultare un vero e proprio credito e quindi scalata dai consumi per i 3 anni successivi.
VANTAGGI E DETRAZIONI Un impianto mini eolico inizia a funzionare partendo dalla velocità minima del vento necessaria di 3-5 m/s. Se il vento è troppo forte le pale vengono bloccate su una velocità standard per evitare overload o malfunzionamenti, producendo quindi energia elettrica in maniera costante e perpetua. I vantaggi principali riguardano il poco inquinamento acustico e il basso impatto ambientale del mini eolico dato dalle sue dimensioni. L’ultimo vantaggio riguarda la bassa manutenzione, prevista ogni 15-18 mesi minimo. Per quel che riguarda gli incentivi e le detrazioni del mini eolico, esse vengono consegnate in base ai kilowatt di energia prodotta. Il GSE, gestore dei servizi energetici, liquida 0,30 euro per ogni kilowatt prodotto per una durata totale di 15 anni di produzione. Vengono inoltre consegnate certificazioni green e accesso alla tariffa onnicomprensiva. Il costo di un sistema eolico domestico installato (IVA esclusa) per taglie comprese fra 5 e 20 kilowatt è compreso fra 3000 e 5000 euro per ogni kilowatt installato. La verità è che la burocrazia e costi iniziali non certo bassissimi sono i maggiori freni allo sviluppo di una tecnologia che, a ogni modo, gode al momento di discrete agevolazioni. La speranza è che le cose possano cambiare nel prossimo futuro.
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