Le caratteristiche più importanti di quelli di terracotta è che sono porosi e permettono all’acqua in eccesso di evaporare attraverso le loro pareti. Ma non solo. Sono anche permeabili all’aria (le radici della pianta respirano meglio) e in ultimo, questi vasi sono un ottimo isolante dal freddo.
Non possiamo però citare solo i pro. I vasi in terracotta, infatti, rispetto al vaso in plastica, sono più pesanti, costano di più e rischiano di rompersi in caso di forti gelate. I vasi in plastica, esteticamente meno belli (anzi diciamoci la verità sono proprio brutti n.d.A.) di quelli in terracotta, hanno però il vantaggio di essere più leggeri e maneggevoli e di avere un costo più ridotto. Sono molto più leggeri e, se si dispone di un balcone o di una terrazza, questa peculiarità li fa preferire ai vasi di terracotta perché il peso eccessivo può essere un problema serio rispetto alla resistenza della struttura. Senza contare che alzare, sistemare, rinvasare sono tutte operazioni più comode. Certo, i vasi in resina sono solitamente più gradevoli d’aspetto, ma costano anche tre o quattro volte di più. Insomma, nonostante siano brutti da morire, alla fine tutti – più o meno – cediamo alla tentazione del prezzo abbordabile. Come fare per migliorare il loro aspetto ed odiarli un po’ di meno? Ci vuole una mano di vernice. Ma non basta da sola. Detto così sembra facile, se avete già provatousando le bombolette spray ed anche un più ecologico smalto ad acqua, vi sarete accorti che non funziona. Dopo qualche tempo la vernice comincia a sgretolarsi e tutto il lavoro fatto si vanifica. Il primo passo da fare è di passare una prima mano di “aggrappante”, detta anche “cementite”. Questo passaggio permette di far aderire meglio lo smalto e permette anche di ridurne il numero di strati da stendere perché copre subito il colore del vaso simil-terracotta.Altro passaggio che non va trascurato è quello di ricoprire con uno smalto trasparente lo strato di smalto per proteggerlo da eventuali urti, ma anche dagli agenti atmosferici.
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