Fiori, una scelta sconfinata di varietà di piante e un sorriso e una cortesia dall’anima green sono i protagonisti di questa realtà florovivaistica che, grazie all’impegno della famiglia di Viviana, unica titolare dal gennaio dell’anno scorso, sta conquistando appassionati e pollici più o meno verdi del territorio laziale. L’azienda florovivaistica Zambellan è immersa nel verde di San Felice Circeo: paese con una storia antichissima che inizia con gli uomini di Neanderthal, che continua poi come colonia romana, possedimento dei Templari durante il Medioevo, feudo dei Caetani e infine roccaforte pontificia. Abbiamo chiesto a Viviana di raccontarci qualcosa della sua azienda e del suo lavoro.
Da quanto tempo vi occupate di piante? Come è nata la storia del vostro vivaio? La mia famiglia si occupa di florovivaismo da circa 5 anni, ma è solo dall’inizio del 2013 che l’azienda viene gestita unicamente da me. Mio padre e i suoi fratelli prima lavoravano solamente ortaggi, ma per l’esigenza di cambiare e rinnovarsi hanno deciso di intraprendere questa nuova esperienza. Nel 2010 ho abbandonato l’università, decidendo di aiutare e supportare la mia famiglia che non se la passava poi così bene. C’è da dire, infatti, che il settore del florovivaismo è molto concorrenziale e, nella mia zona in provincia di Latina, non ci sono cooperative che creano sinergie tra i diversi produttori. Talvolta diventa una lotta per la sopravvivenza e puoi ben capire che inserirsi nel commercio, per un’azienda nuova, è pressoché impossibile. Io mi sto impegnando con tutte le mie forze grazie anche all’aiuto fondamentale dei miei genitori e uno dei miei zii e per questo sono stata felicissima di accettare questa responsabilità.
Mi racconti la storia del luogo dove ha sede il vostro vivaio? Il vivaio nasce a San Felice Circeo in provincia di Latina. È un paese bellissimo, ricco di storia e di posti da visitare. Abbiamo il mare e un promontorio che, osservato da lontano, sembra il profilo di una donna che dorme, si dice che sia la Maga Circe. D’altronde del mio paese si racconta nell’Odissea ed è qui che venne ritrovato il cranio dell’uomo di Neanderthal, abbiamo torri di avvistamento e ville che hanno ospitato principi e nobili di tutte le epoche. Chi lo conosce sa che San Felice Circeo è un paese di villeggiatura con un mare bellissimo e gente ospitale.
Siete specializzati nella vendita di particolari specie botaniche? No, diciamo che la nostra produzione è vasta e si prolunga per tutto l’anno. In autunno vendiamo ciclamini, crisantemi e panzee. Da febbraio a luglio produciamo oltre quaranta specie diverse tra piante perenni e annuali. Il nostro obiettivo è mirare alla qualità piuttosto che alla quantità.
Organizzate spesso eventi, corsi sull’orto o altri seminari che potrebbero avere appeal per i vostri clienti? Non è nostra abitudine farlo. Non lo facciamo semplicemente perché a San Felice Circeo la maggior parte dell’economia è dettata proprio dall’agricoltura, quindi quasi tutte le famiglie posseggono un orto. Però, considerato che prevediamo la vendita diretta in azienda, è mia premura fornire sempre consigli su come curare una pianta e su come mantenerla sempre bella.
Quante persone lavorano nel vostro vivaio? Questo è un vivaio a gestione familiare. Siamo io, mamma, papà, mio zio e un bravissimo ragazzo indiano della mia età. Siamo una grande famiglia e come spesso succede in una casa, litighiamo e poi ridiamo, e poi prendiamo un caffè tutti insieme in segno di pace.
Partecipate a mostre mercato o eventi di settore? Che ruolo hanno nella diffusione della cultura del verde? L’anno scorso per la prima volta abbiamo partecipato ad una mostra di fiori nel mio paese. Spesso diventa difficile perché il lavoro porta via molto tempo, ma sono eventi belli che danno anche lustro al posto in cui viviamo. Solitamente si organizzano durante l’estate perché c’è più affluenza di gente. Chi viene a farsi una passeggiata da queste parti è sempre contento, d’altronde si ritrova immerso nella fantastica atmosfera del centro storico con un’esplosione di colori da far invidia. Vicino al paese c’è la frazione di Borgo Montenero, dove spesso si organizzano fiere gastronomiche con spettacoli. Quando ci è possibile partecipiamo anche a queste manifestazioni, abbellendo la piazza e con un nostro stand per la vendita.
Che ruolo hanno i social network nella vostra comunicazione? L’utilizzo di Facebook per la mia pubblicità è fondamentale. Alla gente fa piacere vedere un bel fiore di prima mattina, la giornata parte meglio. Poi mi piace pubblicare le confezioni regalo che facciamo, un fiore nuovo quando sboccia. Sono entusiasta del mio lavoro e mi piace condividere con gli altri la mia felicità e la mia soddisfazione. Da quando utilizzo Facebook molta più gente viene a comprare piante per i loro balconi o per il giardino. Mi sono messa in contatto con altri produttori, in modo da poterci scambiare opinioni e consigli.
Come progetti futuri non ho manie di grandezza. Forse vorrei aprire un garden center per poter dividere vendita all’ingrosso e vendita diretta, ma per ora penso di stare molto bene anche così
Utilizzate Internet come strumento di vendita o per diffondere il vostro brand? Per quanto riguarda la vendita grande all’ingrosso non ci interessa ampliarla tramite un sito. Potrò risultare arretrata, ma la nostra è una piccola azienda e preferisco mantenere contatti telefonici o meglio personali con i miei clienti. È anche una questione di fiducia. Ormai ho il mio giro e per la quantità prodotta può bastare.
Chi sono i veri appassionati? Giovani, casalinghe col pollice verde? Decisamente casalinghe che ci tengono ad abbellire la casa con i fiori. Devo dire però che molte di loro sono accompagnate dai mariti. Anche molti uomini ci tengono, forse perché alla fine solo loro che si occupano della manutenzione del giardino. Molte signore mi portano anche le foto dei loro balconi, mi dicono “fiori così belli non li ho mai avuti!”. Solo due volte mi sono capitati ragazzi giovani interessati alla piante, uno in particolar modo me lo ricordo bene perché con le piante comprate mi disse avrebbe fatto dei bonsai.
Qual è la tua pianta preferita? Amo gli Ibiscus. Noi non li produciamo poiché le nostre strutture non permettono tutti i tipi di coltivazione, ma li adoro da quando sono bambina. Quello rosso è il mio preferito, è un colore che mi ricorda che esiste la forza e la grinta, che spesso mi sono servite in questo lavoro. Il suo significato è importante: il fiore dura un solo giorno come per ricordarti di prendere tutto ciò che di bello la vita offre perché nessuna occasione potrebbe ricapitarti.
Vendere piante è solo un mestiere o qualcosa di più? Vendere piante è il mio mestiere, ma anche molto di più. Lo faccio con passione e amore, lascio i problemi personali a casa e sono sempre disponibile e sorridente, mai antipatica o annoiata. Non è la presunzione che parla ma è la gente che mi fa sempre i complimenti. Con le persone che vengono a comprare qui a casa parliamo, ci facciamo due risate e anche con loro condividiamo quel famoso caffè conciliatorio, chi viene qui è come se si sentisse a casa. Sinceramente non pensavo di riuscire a realizzarmi. Con la televisione che parla di crisi e disoccupazione giovanile ero un po’ impaurita. Non è stato facile, ma ogni giorno che passa sento sempre più forte la sensazione di riuscire a costruire qualcosa sulle basi solide gettate dalla mia famiglia. Come progetti futuri non ho manie di grandezza. Forse vorrei aprire un garden center per poter dividere vendita all’ingrosso e vendita diretta, ma per ora penso di stare molto bene anche così.
AZIENDA AGRICOLA ZAMBELLAN
Via Monte Circeo 243/A
San Felice Circeo (LT)
Telefono 333 29 07 801
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